Con che cosa si accompagna un ottimo pranzo o una delicata cena in un luogo di mare, ipotizzando che sia a base di gustosissimo pesce locale? Naturalmente con un buon vino bianco, locale anche quello.
Esaltare le risorse del territorio è fondamentale non soltanto per “ringraziare” il posto in cui sei stato tanto bene in vacanza ma anche per far conoscere al mondo le specialità che si trovano lì, e non altrove. Un vino bianco da provare, se sei nella Penisola Sorrentina o comunque nel napoletano, è certamente il Falanghina.
Significato del nome
Ormai riconosciuto ovunque come specialità unica, il Falanghina è un vino storico. Lo si coltiva sul suolo vulcanico della Campania da tempo immemore, anche se i primi manuali sulla coltivazione di queste uve risalgono al XIX secolo. Il nome è particolare e forse deriva da “falange” intesa come il grosso palo di legno su cui si legavano i tralci per farli crescere bassi e vigorosi. Sono viti che non crescono ad albero ma che mantengono la forza della terra nei loro buonissimi frutti. La tradizione di questa coltivazione si estende dai Campi Flegrei a Monte Taburno a Galluccio a Benevento. È uno dei fiori all’occhiello della regione ed ecco cosa lo rende speciale.
Caratteristiche e coltivazione del Falanghina
Esistono due varietà del vino bianco Falanghina e si possono distinguere in: passito e spumante. In genere, le qualità di questo vino sono colore paglierino intenso, odore molto fruttato, sapore vivace e poco acido. Nello specifico, il passito che è un po’ più dolce si coltiva nel beneventano, lo spumante può essere anche un po’ più acido e intenso e si coltiva anche nelle zone dei Campi Flegrei. Per ottenere un vino di alta qualità è meglio coltivare queste viti in zone collinari, con terreni non troppo ricchi ed esposti a caldo secco. Ma anche quei terreni soggetti a forti escursioni termiche, ad esempio i suoli vulcanici, garantiscono un ottimo vino dato che il cambio repentino tra caldo e freddo intensifica l’aroma. Una volta lavorate le uve e ottenuto il vino si conserva in contenitori di acciaio, per mantenere vivo a lungo il sapore.
Abbinamenti del Falanghina
Il vino bianco Falanghina va servito fresco ma non freddo. La temperatura ideale è tra 8 e 10 gradi. Ottimo per accompagnare la pasta ai frutti di mare, piatti di pesce soprattutto alla griglia, ricette a base di formaggio e le pizze. Il vino versione spumante si accoppia meglio con i piatti di pesce e con i frutti di mare, ma anche con la pizza tradizionale. Il passito, invece, va benissimo con i formaggi, con la frutta e con i dolci in particolare con quelli secchi come biscotti e crostate.